Ginevra 2018: il ritorno al futuro

RASSEGNA Gli studi di design e le concept car più belle sono sempre stati presentati al Salone dell'Auto di Ginevra (fino al 18 marzo). La mostra "Le Retour du Futur" presenta alcuni degli esempi di allora. Il viaggio nel passato di Ginevra inizia con due Alfa Romeo 6C2300. Entrambi i veicoli erano a Ginevra nel 1938, l'Alfa sullo stand della Carrosserie [...]

Raramente una concept car è stata più straordinaria ed estrema della Lamborghini Marzal, che nel 1967 sorprese esperti e pubblico.
Le utilitarie svizzere Belcar e Soletta furono esposte al Salone dell'automobile di Ginevra del 1956. La produzione in serie non ebbe luogo.

Il viaggio nel tempo a Ginevra inizia con due Alfa Romeo 6C2300. Entrambe le vetture erano a Ginevra nel 1938, una Alfa nello stand delle Carrosserie Worblaufen, l'altra presso Fritz Ramseier & Cie. Proprio l'una accanto all'altra, nel 1956, c'erano due utilitarie svizzere, la Soletta e la Belcar. Nessuna delle due è stata prodotta in serie, ma dimostrano le idee insolite che i progettisti avevano negli anni Cinquanta.

Pubblico competente e interessato a Ginevra
Il fatto che gli studi di design italiani amassero presentare il loro lavoro e le loro idee sul Lago di Ginevra non è dovuto solo alla vicinanza di Torino e Milano. Il Salone ha sempre attirato un pubblico internazionale interessato e competente (e spesso finanziariamente forte) che ha apprezzato le concept car e le one-off. Così la Lamborghini Marzal (1967), la Lancia Sibilio (1978), la Maserati Birdcage 75th (2008) - "Le Retour du Futur" - hanno avuto la loro anteprima mondiale. In passato, questi studi spesso sparivano nelle cantine delle case produttrici - oggi, invece, conosciamo il loro valore per la storia. Per questo è importante che vengano riproposti.

Davanti la Bizzarrini P538, che fu la base per la Bizzarrini Manta sulla destra. Era prevista come auto da corsa, ma purtroppo ne furono costruite solo quattro.

I tre Bizzarrini sono testimoni della storia dell'automobile
Un altro cerchio è formato dalle tre Bizzarrini come testimoni della storia dell'automobile. La grande protagonista è certamente la Manta del 1968, che esattamente 50 anni fa fu il primo lavoro di Giorgetto Giugiaro per la sua giovane azienda ItalDesign. A Ginevra, la Manta è stata esposta solo per il 40° anniversario dell'azienda, ma sarà riunita con la sua base, la Bizzarrini P538. Il trio è completato dal Ghepardo, presentato a Ginevra nel 2005, che avrebbe dovuto segnare la rinascita del leggendario marchio italiano.

La mostra speciale "Le Retour du Futur", che vale davvero la pena di vedere, è stata organizzata dal Registro Svizzero dell'Automobile e dal Museo Svizzero dei Trasporti di Lucerna in collaborazione con il Salone Internazionale dell'Automobile di Ginevra; l'esperto responsabile è Urs Paul Ramseier.
PETER RUCH

swisscarregister.ch
gims.ch

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